Olivera: un caso umano

E' il ritratto dell'infelicità: Ricardo Oliveira. Poverino, si batte, si ribatte, corre, tira in porta, si impegna, ma ormai è una maledizione. Il gol non può arrivare. Mettici la sorella rapita, il triste confronto che i tifosi milanisti fanno con il compianto (per alcuni) Sheva e l'ottimo piazzamento per la vittoria del bidone d'oro e non puoi non considerarlo un caso umano. Dovrebbe provare come ha fatto Caracciolo, peraltro con scarsi risultati, con il sale in testa e sulle scarpe, magari a lui va bene....

1 Responses to “Olivera: un caso umano”

  1. # Blogger danyrossonero

    Olivera sarebbe un caso umano?Io dico d NO!Qst giocatore e sl un campione molto sfortunato ke, dategli un po' d tempo, vi farà vedere d ke pasta e fatta.Avete visto cs a combinato al suo esordio in serie A?Ve lo dico io: gol e un qasi gol cn un'azione ubriacante ke, se nn fosse stato qel nonnetto d peruzzi, sarebbe stato un euro gol degno del mitico e incommensurabile sheva ke tutti i tifosi milanisti ricordano maliconconicamente.
    P.S. :ki lo critica si ricrederà!!  

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