La strana storia di Antonio Cassano

Grande talento del settore giovanile del Bari, fin da giovanissimo si mette in luce in serie A grazie ad un bellissimo goal contro l'inter alla seconda partita tra i professionisti. Da Bari, passa a Roma per 60 miliardi di lire dove vive una storia travagliata durata 5 anni e sfociata in una stagione e mezza vissuta da separato in casa finchè viene svenduto al Real Madrid, la patria delle teste pazze, un club pieno di attaccanti che non sapeva che farsene di Cassano ma se lo compra lo stesso visto che gli avanzavano soldi e non sapevano che farsene. Alla faccia della povertà e della fame nel mondo. Ormai gioca pochino anche a Madrid, anzi, non gioca proprio più perchè si sono stancati di lui e forse ci hanno perso pure troppo tempo. Comunque, ad oggi, dato partente verso l'Italia non c'è nessun club italiano interessato a sborsare un euro né per il cartellino né per pagargli le cassanate visto che l'inter preferisce l'altra testa calda Tevez. Che fare allora? ...
Io sono disposto ad ingaggiarlo nella mia squadra di calcio a 5. La prima partita del torneo abbiamo perso 14 a 1(modestamente il goal è mio) e possiamo ancora, purchè a parametro zero o in prestito dall'estero, ingaggiare qualcun altro. Sarei felice di dividere l'attacco con lui ma se continua a fare il cretino non ci sto niente a prenderlo a calci nel culo e rispedirlo a Madrid.

3 Responses to “La strana storia di Antonio Cassano”

  1. # Anonymous Anonimo

    Da Ciccio (Bari).
    Sicuramente tu non sai cosa vuol dire per noi baresi Antonio Cassano. Hai presente Maradona per i napoletani? Non siamo a quei livelli ma ci manca poco. D'accordo sul fatto che in questi ultimi tre anni il giocatore si è perso,ma la qualità non si deve mettere in discussione;il talento di Cassano è enorme,il problema è che attorno a lui devono girare le persone giuste,persone che sappiano motivarlo,persone che lo capiscano e che gli vogliano davvero bene.Si è sentito tradito da colui che considerava un padre,Capello.Da barese voglio che torni in Italia,in qualsiasi squadra che lo voglia veramente.
    In quanto al fatto che tu possa dargli calci nel culo io non ci scommetterei un centesimo di euro...ti ucciderebbe di mazzate non appena gli posi gli occhi addosso...quindi senti a me...apri gli occchi,che a chiuderli nan c vol nudd...  

  2. # Blogger Ajeje87

    dimmi con chi vai ti dirò chi sei, dice il detto. Se le persoe che gli stanno attorno non sono persone per bene un po' di colpa ce l'avrà anche lui, o no?
    Oltre che sul fatto che io possa o meno dare calci nel culo a Cassano (anche se io l'avevo detto in senso metaforico), io non scommetterei neanche sul fatto che accetterebbe di giocare a calcio a 5 nella mia squadra.  

  3. # Blogger Riccardo

    Tra Maradona e Cassano c'è la stessa differenza che passa tra mangiare e stare a guardare, e te lo dice un romanista vero.
    Questo dimostra che nel calcio non contano solo i piedi, ma anche e soprattutto la testa. Maradona, fuori dal campo, ha dimostrato di non avere cervello, ma sul rettangolo verde era un genio, Cassano invece ha dimostrato i suoi limiti in campo e fuori.
    Ci vuole umiltà prima di tutto.  

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